Ex voto di San Martino

tratti dalla raccolta pubblicata nel 2000 a cura di Paolo Parente - Centro Culturale Bovara

21. MEDICO VISITA UN'AMMALATA

Olio su tela, cm 32x27

Autore e committente ignoti, datato febbraio 1855.

L’alta qualità dell' ex voto e gli effetti luministici, soprattutto nelle nuvole della miracolosa apparizione, non sono lontani dalla pittura di Casimiro Radice, artista milanese operante all'epoca tra Valmadrera e Galbiate. La raffigurazione della Vergine ha qualche analogia con l'Apparizione della Madonna a San Martino, dipinto nel Settecento per l'altare maggiore del Santuario di Valmadrera.

22. GUARIGIONE DI UN MALATO

Olio su tela, cm 35x45

Di autore e committente anonimi, datato 26 settembre 1887.

Molto suggestivo è l'effetto di luce lattea, tra nuvole scure, che illumina la stanza proiettando le ombre in prospettiva sul pavimento di cotto. Questo ed altri abili effetti luministici, presentano delle somiglianze con la pittura di Casimiro Radice. Interessante è il particolare della leggera decorazione, in alto sulla parete, che documenta l'uso della stampinatura a stencil usata per arricchire - ma con discrezione - l'arredamento essenziale fatto di pochi mobili e qualche dipinto. La Vergine è raffigurata col Bambino a destra invece che a sinistra, così come nel quadro appeso sopra il letto dell'ammalato. La Madonna del Latte di Valmadrera è un affresco del Quattrocento concepito per il pilastro destro dell' arco trionfale del santuario. La devozione di questa immagine miracolosa si è consolidata nella seconda metà del Settecento e il suo culmine è avvenuto nel 1780 con l'istituzione della Festa della Madonna di San Martino. Festa ancora oggi celebrata la seconda domenica di ottobre e molto sentita dai valmadreresi.

23. GUARIGIONE DI UNA MALATA

Olio su tela cm 21x33

Di Luigi Gilardi, senza data ed eseguito per un committente ignoto.

Il fatto si svolge in una camera sobria ed essenziale. La Madonna del Latte tiene il Bambino a destra anziché a sinistra. La stessa posizione è riprodotta nel quadro appeso alla parete. La malata ha i capelli neri sciolti sulle spalle e indossa una bianca camicia da notte. La donna che è seduta nel letto e sembra aver alzato la schiena all'improvviso, mostra di avvertire vicino a lei una presenza benefica di natura divina. Nello stesso tempo si accorge di essere guarita. Lo spazio è pervaso da una luce uniforme proveniente dall'immagine miracolosa. Altri particolari della camera sono il letto con i piedi a cipolla, il tavolino da notte, l'acquasantiera col crocifisso, l'alta fascia dello zoccolo dipinto e il pavimento in mattonelle di terracotta. Si tratta di una rappresentazione un po' ingenua, ma comunque sincera e di buon gusto, per questo da considerarsi oggi preziosa. Il culto mariano raggiunse una straordinaria diffusione a partire dal tredicesimo secolo. Maria è chiamata in un canto di quell'epoca: "Dolce Signora, Vergine Beata e Regina Coronata”.

24. BAMBINO CADE DALLA RINGHIERA DELLE SCALE

Olio su tela, cm 51x41

Di autore e committente ignoto, datato 3 giugno 1858 o 1868.

Un gioco di bimbi può trasformarsi in tragedia. Siamo in una casa a più piani dove due bambini si divertono a scivolare all'indietro sul corrimano della scala interna. Uno dei due precipita nel vuoto mentre accorre un uomo. Solamente grazie all'intercessione della Madonna non ci saranno terribili conseguenze. L’alta qualità del dipinto e la bravura negli effetti luministici fanno pensare ad un artista come Casimiro Radice.

25. RAGAZZO CADE DAL CANALE DI UNA GRONDAIA

Olio su tela, cm 57x42

Di autore ignoto, datato 23 aprile 1925 e dipinto su commissione della famiglia Dell'Oro.

La Vergine di San Martino e il popolo di Valmadrera accorrono in aiuto di Alberto Dell'Oro. Il ragazzo, non si sa come, è riuscito a salire su quell' alto canale che scarica le acque piovane della casa, con le aperture murate, forse situata in via Roma, all'angolo con via San Giuseppe. Il ragazzo cade, ma si salverà. Guardando l'impostazione della Madonna e il tipo di nuvoletta, non è escluso che si tratti di un dipinto di Luigi Gilardi.

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